Per affrontare in modo
divertente il complesso mondo della spesa, del ricavo e del guadagno abbiamo
giocato al mercato.
Non avevo ben chiari tutti i
passaggi e le difficoltà che sarebbero potuti sorgere, ma ho deciso che valeva
la pena vedere man mano che cosa nasceva direttamente dall’esperienza.
Essendo gli alunni 27 anche
il gran numero è da considerare una difficoltà per l’organizzazione che
richiede, ma quando il gioco interessa e piace difficilmente ci sono problemi
di comportamento.
I bambini hanno portato in
classe molti giochi posseduti (verdura, frutta e altri cibi in plastica,
stoviglie e pentole gioco....)
Ci siamo divisi in tre
gruppi:
1° gruppo: mercato
generale/ingrosso
2° gruppo: negozianti
3° gruppo: acquirenti
Abbiamo preparato semplici
foglietti di carta che rappresentavano monete e banconote:
-monete da 50 centesimi e 1
euro
-banconote da 5, 10, 50 euro
I negozianti hanno preparato
una griglia con le seguenti voci:
prodotto
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Spesa unitaria
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quantità
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Spesa totale
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Ricavo
unitario
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Quantità
venduta
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Ricavo totale
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guadagno
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1° FASE DEL GIOCO:
i negozianti (5 coppie)
hanno avuto un budget di 415 euro. Si sono recati ai mercati generali e hanno
fatto i loro acquisti segnando in tabella cosa hanno acquistato, la quantità,
la spesa unitaria e la spesa totale.
2° FASE:
i negozianti hanno
organizzato sui loro banchi il negozio con i cartellini dei prezzi (ricavo
unitario), stabilendo quindi quanto volevano guadagnare su ogni prodotto.
3° FASE:
con i negozi finalmente
“aperti” gli acquirenti (che avevano a disposizione un gruzzolo di denaro)
hanno iniziato a fare i loro acquisti.
4° FASE: i
negozianti hanno calcolato il loro guadagno
Il gioco è durato tutta le
mattinata, e i bambini si sono divertiti molto.
OSSERVAZIONI E IDEE
INTERESSANTI
1. Essendo il gioco complesso si è deciso di riproporlo
ma in due giorni diversi
a. nel 1° solo la fase dell’acquisto da parte dei
negozianti all’ingrosso, e compilazione delle prime 4 colonne della tabella
b. nel 2° le fasi della preparazione dei negozi, della
spesa da parte degli acquirenti e della compilazione delle altre 4 colonne
della tabella.
2. Discutendo è nato il problema della merce avanzata in
negozio (che prevederà in seguito un discorso sui saldi, sugli sconti e sulle
offerte), ma che al momento ha fatto sì che si decidesse per comodità di
acquistare meno merce all’ingrosso e di terminare il gioco solo all’avvenuta
vendita di tutti gli oggetti. Questo faciliterà il conto per stabilire il
guadagno.
3. Si è deciso di portare alcune calcolatrici che
abbiano funzione di cassa.
4. Si è deciso di dotare i negozianti di un cartellino
di riconoscimento, per evitare (come successo) che alcuni acquirenti non aventi
diritto si infiltrassero e acquistassero all’ingrosso.
5. Alcuni negozianti hanno avuto molti acquirenti e
hanno suggerito di distribuire i biglietti per la coda.
6. Si è deciso che è meglio eliminare le banconote da 50
euro (la merce non raggiunge tale valore) e aggiungere le monete da 10 e 20
centesimi.
7. Alcuni bambini volevano fare una “carta punti” per i
clienti, ma si è deciso di desistere al moment per non avere troppe
complicazioni.
8. Alcuni venditori all’ingrosso per far fuori la merce
hanno iniziato a vendere “pacchetti di prodotti”, si è deciso fin da subito che
il negoziante avrebbe rivenduto lo stesso pacchetto perché non si sarebbe
potuti risalire al prezzo unitario dei singoli pezzi.
LAMENTELE
“qualcuno ha venduto merce
da poco spacciandola per preziosa!”
“stavo vendendo una
caffettiera a una compagna nel mio negozio quando è arrivata un’altra compagna
che le ha fatto notare che c’era un difetto nel manico e mi ha fatto perdere la
cliente!
OSSERVAZIONI DELL’INSEGNANTE
Nell’arco della mattinata
sono nate molte idee davvero interessanti, e le conoscenze dei bambini sono
affiorate giocando.
E’ stato interessante anche
scoprire come alcuni termini quali “utile”, “guadagno”, “profitto” siano
sinonimi.
Sul quaderno nei giorni
precedenti all’esperienza erano stati fatti problemi tratti dal libro “Matematica
al volo in quarta” di Camillo Bortolato (ediz Erickson). I problemi non
hanno un racconto testuale ma solo immagini, alcuni dati e tabelle da
completare. Il metodo appare molto utile.
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